Organizzazione di Produttori olivicoli operante nella Regione Puglia
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14/02/2019 0 Comments

Oltre 5mila Gilet arancioni invadono Roma, la giornata dell’orgoglio dell’agricoltura pugliese: “Salviamo l’olivicoltura”

In 5mila hanno raggiunto dalla Puglia piazza Santi Apostoli, a Roma: sono gli olivicoltori agricoltori riuniti sotto il simbolo del Gilet arancione. A dare sostengo alla manifestazione di protesta contro il governo per il mancato riconoscimento dello stato di calamità per le gelate del 2018, anche tanti sindaci, i sindacati dei lavoratori e molte delegazioni agricole arrivate dalla Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo e Toscana, per chiedere decreti d’urgenza e risorse per le gelate che hanno messo in ginocchio l’olivicoltura pugliese e per la xylella, la peste degli ulivi. “Ridateci la dignità”, “Non siamo cittadini di serie B”, “In attesa del decreto moriremo gelati”: alcuni dei cartelli esposti.
       
“Le gelate – dice Spagnoletti Zeuli, portavoce dei Gilet arancioni – ci hanno messo a terra, al Governo chiediamo tutto quello che non abbiamo avuto. Da giugno stiamo chiedendo questo famoso decreto che entra ed esce. Questo è un movimento spontaneo, della terra, siamo tutti insieme. È un problema sociale è un problema dell’agricoltura, la nostra agricoltura è in ginocchio, la Xylella si sta mangiando tutta la Puglia, basta”.
Davanti al palco anche una bara con dentro rami di ulivo: “È l’immagine simbolo della nostra olivicoltura ridotta ad un cimitero di ulivi per la xylella e per le gelate dello scorso anno”, spiega ancora Onofrio Spagnoletti Zeuli.
10/01/2019 0 Comments

Stesura del nuovo piano olivicolo nazionale, concluso il primo incontro a Roma

Si è appena concluso il primo incontro dei lavori presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Pesce per la stesura del nuovo Piano olivicolo nazionale. Lo fa sapere Italia Olivicola presente all’appuntamento che si è svolto al Ministero di via XX Settembre, insieme a tutte le organizzazioni professionali e di produttori del settore.

La convocazione, molto attesa dal mondo agricolo, era stata annunciata dal ministro Gian Marco Centinaio al termine delle proteste dei Gilet Arancioni dei giorni scorsi a Bari . “L’inizio della discussione per il primo vero piano strategico nazionale del settore olivicolo italiano è un’ottima notizia per tutti e dimostra come finalmente l’olivicoltura viene considerata un comparto strategico per il Sistema Paese”, ha commentato il presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, componente dei Gilet arancioni, nel precisare che nel corso dell’incontro si è discusso anche dello stato di attuazione del primo piano da 30 milioni varato nel 2016, con molti interventi ancora in fase di partenza.

08/01/2019 0 Comments

I numeri da record del settore olivicolo pugliese che i Gilet arancioni difendono per salvarlo

Le aziende agricole presenti nella regione Puglia sono 352.510, pari al 13,59% delle aziende agricole presenti in tutta Italia. La regione è la seconda a livello nazionale come numero di aziende agricole (preceduta soltanto dalla Sicilia).
La superficie agraria utilizzata (Sau) è di 1.250.000 ettari (il 10% circa a livello nazionale).
Gli ettari di olivo in Italia sono 1.166.000, gli ettari di olivo in Puglia sono 373.000 (32% olivicoltura italiana) e quelli in provincia Bari/Bat 132.000 ovvero il 35% dell’olivicoltura pugliese. Il valore dell’intera produzione agricola pugliese è di circa 4 miliardi di euro/anno. Il valore aggiunto, comprensivo di quello dell’industria alimentare, è di circa 2 miliardi di euro. L’olivicoltura vale circa 750 milioni di euro/anno (40% circa rispetto al totale nazionale) e la viticoltura da vino circa 670 milioni di euro/anno. La Puglia è la regione italiana dove si assume più manodopera agricola con circa 90.000 occupati. Di questi circa il 40% sono occupati nelle provincie di Bari e Bat.
Si consideri che la Fiat occupa circa 18.000 dipendenti e che l’Ilva ha circa 12.000 dipendenti. In sintesi, in termini di occupazione, l’agricoltura pugliese vale 5 volte la Fiat e 7,5 volte l’Ilva. Le sole provincie di Bari e Bat, in termini di occupazione agricola, valgono 2 volte la Fiat e più di 3 volte l’Ilva.